La lista della gioia

Nell’articolo Risvegliare la sensibilità: come mi sento adesso? abbiamo parlato dell’importanza di affinare le “antenne” alle nostre sensazioni per poterle usare come segnali stradali della nostra crescita personale. Una volta che avremo fatto questo primo “allenamento”, volto a renderci più consapevoli di come ci sentiamo in ogni momento, potremo passare al secondo passo, ovvero iniziare a distinguere nella nostra quotidianità tra le esperienze che ci portano a stare bene e quelle che invece peggiorano il modo in cui ci sentiamo. In questo è di grande aiuto l’esercizio descritto nell’articolo Allenarsi alla gioia: il gioco dei “fagioli”, che ci aiuta a fermare l’attimo sui momenti di gioia, perle che nel metodo Simonton si consiglia di “immortalare” nella lista della gioia, appunto (Kaspar, 2018).

La lista della gioia è un elenco delle situazioni, incontri, esperienze, luoghi, relazioni, attività che sappiamo che ci fanno stare bene, ma anche di quei minimi dettagli della vita quotidiana che ci strappano un sorriso, un momento di stupore, di tenerezza o di piacere, piccoli regali che arrivano inaspettati. Osservarli è importante e altrettanto importante è fissarli nella memoria mettendoli per iscritto. Se li dimentichiamo è come se non fossero mai avvenuti, e invece abbiamo bisogno di ricordarli per mettere peso sul piatto di ciò che ci porta vitalità e gioia nella bilancia emozionale della nostra vita.

Esempio di lista della gioia
Passeggiare a piedi nudi sulla spiaggia
Prendere il sole
Abbracciare il mio amore
Il profumo di resina della pineta
Ascoltare la musica degli U2
Fare il bagno turco
Gustare la parmigiana di mia madre
L’aroma del pane tostato la mattina
Baciare mio figlio
Cucinare la sera mentre ascolto la radio
Andare al cinema
La colazione al bar una volta alla settimana
La coccinella sul mio soprabito
La carezza di mia madre
La nuova collana di ametiste
Programmare le vacanze
Leggere in totale silenzio
I mandorli in fiore
Il ronfare del gatto durante la siesta pomeridiana
Le giornate che si allungano
Le vetrine con i colori della collezione primaverile
Le risate dell’aperitivo con le amiche
Realizzare un nuovo acquerello
Guardare un film mentre dovrei invece dovrei lavorare
Comprare un vestito quando invece dovrei risparmiare
Sedermi in terrazzo a sentire il sole sul viso
Andare in cima alla collina dietro casa per vedere il panorama
Restare da sola in silenzio nella casa del mare
Il caminetto con un bel fuoco acceso
I complimenti di un cliente
Il cibo dai sapori forti in inverno
Le cicale d’estate
Giocare a tennnis
Ridere fino a sentire la pancia che balla
Lavorare seguendo i miei orari
Creare con le mani
Suonare la chitarra

La lista della gioia presenta due vantaggi importanti: da un lato ci fa capire quante cose belle ci sono nella nostra vita e dall’altro funge da “aggancio” nei momenti in cui la nostra bilancia è bloccata per una preoccupazione, delusione e/o scoraggiamento estremi. In momenti come quelli, in cui siamo impegnati a rimuginare e a richiamare pensieri che ci confermano l’opportunità di essere preoccupati, delusi e/o scoraggiati, è molto difficile dire a se stessi «Non devo pensare a questo problema» oppure «Non è niente, passerà, ce la farò anche questa volta». Vorremmo stare meglio, ma siamo così demoralizzati che non ci viene in mente niente che sia in nostro potere fare per spezzare quel circolo vizioso di emozioni e pensieri negativi. In un frangente come questo, la lista della gioia che avevano compilato nei nostri momenti di leggerezza e benessere, ci fornirà bell’è pronta una serie di proposte, un elenco di attività, persone, luoghi e situazioni, dai quali ripartire per tirarci fuori dalla nebbia che ci avvolge e rimetterci sulla strada che porta a una bella giornata di sole.   

La lista della gioia ci aiuta a mettere a fuoco che cosa è importante nella nostra vita ma per stare bene veramente, è necessario che quella lista di frasi si converta in una serie di azioni a cui dedichiamo sempre più tempo. Non è sufficiente sapere che mi piace giocare a tennis: devo veramente trovare un maestro, dei compagni di gioco, prenotare un campo, comprare racchetta e palline e andare a giocare. La salute infatti è data da un insieme di buone abitudini e tra queste, quanto più tempo passeremo nelle attività, nei luoghi e con le persone che amiamo e che ci fanno stare bene, tanto più il nostro sistema psicofisico ne risulterà rafforzato.    


Nota: il Counseling non è psicoterapia, né un intervento di cura o un’attività sanitaria. Il Counseling è una professione disciplinata dalla Legge n. 4 del 14 gennaio 2013.

Bibliografia

Kaspar C., 2018, Il metodo Simonton anticancro, Feltrinelli

Foto di Marcin Dampc da Pexels

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