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Il counseling: un incontro autenticamente umano

Il counseling è prima di tutto un incontro profondo tra due persone, il counselor e il suo cliente.

In seno a quest’incontro, il counselor crea per il cliente uno spazio in cui mette a disposizione tutta la sua presenza e un ascolto profondo, offrendo  accoglienza, assenza di giudizio e totale rispetto per il modo di essere e di pensare della persona (Rogers, 1942). In questo “nido” protetto, il cliente è totalmente libero di esprimere i suoi pensieri e sentimenti, come in nessun’altra relazione. Il fatto che il counselor sia un professionista permette alla relazione di svolgersi su un piano di libertà: ognuno dei partecipanti infatti non deve niente all’altro, al di fuori dei termini in cui il rapporto si struttura (tipo di aiuto prestato dal counselor, impegno richiesto al cliente, rispetto della privacy, durata, frequenza e pagamento delle sedute), i quali vengono concordati durante il primo colloquio.

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Il prezzo di un respiro

Quanti di noi, svegliandosi la mattina, sono soddisfatti della vita che conducono?

Nella società e nel periodo storico che ci ospitano, la nostra esistenza è tanto più celebrata dal sistema quanto più ognuno di noi si disponga a seguire un ritmo di vita e un insieme di valori funzionale alla produzione. Produzione di cosa? Di oggetti di cui dalla mattina alla sera ci spiegano che abbiamo un assoluto bisogno, di corpi e menti ideali ai quali vorremo assomigliare e del conseguente profitto, metro di valore supremo e indiscutibile delle cose e degli uomini. Continue reading

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La reazione attiva di fronte alla malattia

Nell’articolo “La reazione passiva di fronte alla malattia”, ho analizzato una modalità di risposta piuttosto comune che le persone mettono in atto a seguito dell’annuncio di un problema di salute di una certa importanza. Detta modalità di reazione è caratterizzata dalla sensazione di essere in balia di una sorte avversa, nella quale io non ho alcuna responsabilità, alla quale non è possibile attribuire un significato e su cui non è pensabile esercitare alcun tipo controllo. La mancanza di comprensione profonda di ciò che sta succedendo nel proprio corpo, il quale viene improvvisamente percepito come una minaccia e non più parte di sé, unita a delle cure proposte dai medici ma non attivamente scelte dalla persona, sono tutti fattori che le fanno vivere un periodo di difficoltà, come quello rappresentato dalla malattia, da una posizione di debolezza e passività. Continue reading

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La reazione passiva di fronte alla malattia

«Stamattina ho ricevuto una telefonata dallo studio medico in cui qualche settimana fa ho eseguito degli esami di routine… dicono che il Dottore vuole parlarmi. Ora sono nella sala d’attesa del suo studio. Aspetto che mi chiami e mi sento come anestetizzato. Temo mi dica qualcosa che non mi piacerà. Appena ho chiuso la chiamata ho sentito le forze venirmi meno, ho messo in pausa il mio cuore e un nodo ha iniziato a premere sulla cima dello stomaco. Eppure fino a poco prima ero in piena attività, mille cose da fare, tante da non saper come farle stare dentro una stessa giornata». Continue reading

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Ascoltarsi per prevenire

È da più di un secolo che la relazione tra emozioni e corpo viene studiata all’interno di ospedali e università in tutto il mondo. Anni di osservazioni, ricerche ed esperimenti, hanno portato le teorie di matrice medica e quelle di matrice psicologica a convergere sul fatto che le variabili psichiche svolgano un ruolo fondamentale sia nell’insorgere delle malattie organiche che nel favorire il ritorno alla salute. Continue reading

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