Un altro pilastro del metodo Simonton è rappresentato dalle visualizzazioni dei propri obiettivi. Si tratta di meditazioni guidate durante le quali la persona passa attraverso una fase di rilassamento e viene successivamente accompagnata nella generazione di immagini proprie ad alto contenuto emozionale. L’emozione è infatti il fattore chiave: è quando proviamo con intensità tenerezza, gioia, fiducia, amore, gratitudine, divertimento, ecc., che si riducono le tensioni interiori e che generiamo molecole di benessere.
La visualizzazione è uno strumento trasversale, che si può utilizzare per mettere a fuoco e rendere più probabile la realizzazione di qualunque desiderio o proposito. Il fatto di immaginare quel che vorremmo succedesse e quel che proveremmo se davvero ciò si avverasse, mantiene il nostro sogno sullo sfondo della nostra coscienza, orientando impercettibilmente i nostri passi in quella direzione. Per esempio, si può usare la visualizzazione per immaginare che i risultati di un esame medico saranno quelli che desideriamo; o che il colloquio di lavoro andrà bene; che vinceremo quella partita; che faremo davvero quel viaggio; che troveremo la risposta che cerchiamo.
La meditazione più conosciuta del metodo Simonton è quella di autoguarigione, nella quale la persona immagina che le forze della natura, che si adoperano incessantemente per preservare la vita, siano al lavoro nel suo corpo per far scomparire un tumore o altro problema di cui desidera liberarsi. Le cellule malate o malfunzionanti vengono viste deboli, facilmente intercettabili ed eliminabili o trasformabili nel senso voluto. Si immagina come la terapia, qualunque essa sia, collabori insieme alle forze di autoguarigione per creare un team affiatato ed efficace che fa tornare il corpo in perfetta forma.
Successivamente la persona si visualizza dopo essere tornata in buona salute: immagina quale sarà il suo aspetto, come si sentirà nel corpo, in che luogo si troverà, se sarà da sola o in compagnia, se e come celebrerà la sua guarigione o altro risultato ottenuto.
Cercherà di comprendere se la malattia ha in serbo per lei un messaggio d’amore e di maggior cura di sé che può suggerire qualche cambiamento concreto che dovrebbe avvenire nella sua vita. Infine la persona si immaginerà in un lontano futuro mentre guarda al passato e rivede con orgoglio come ha superato “quel momento difficile”. Come ultimo passo, verrà invitata a tornare presente portando con sé tutte le belle sensazioni sperimentate nel corso della meditazione.
Ogni visualizzazione, in particolar modo quella di autoguarigione, ha l’obiettivo di rafforzare la fiducia nelle proprie possibilità di ritorno alla salute, di rilassare e di far provare belle sensazioni nell’immediato, che è ciò che davvero conta: stare bene e assaporare al massimo ogni momento presente.